"OMAGGIO" ALL'ESTATE



Considerando le condizioni meteo in cui versa il nostro paese (e non solo) in queste ore, ho pensato di scrivere di "qualcosa" che ci porti altrove... al mare ...
E, poichè i miei articoli "devono" avere un certo "taglio", ecco qua l'argomento giusto: LE ALGHE.

Ogni anno, d’estate, il problema delle alghe emerge in tutta la sua forza, la stessa con cui queste varietà marine fanno capolino dal nostro mare, abusivamente, occupando i litorali del bel paese italico.
Alghe verdi, alghe brune, alghe che, in realtà, sono specie vegetali a tutti gli effetti come la Posidonia oceanica, insomma di tutto un po’.
Una quantità infinita di materia organica a disposizione dell’uomo e della sua abile fantasia, che, anziché rappresentare grande risorsa di materia ed energia, costituisce drammatica emergenza ambientale ed economica.
L’uomo, ormai, è troppo abituato a comprare ciò che gli occorra per il proprio vivere quotidiano al supermercato sotto casa che non è in grado di ingegnarsi per trarre, per altro, facile giovamento, sfruttando ciò che la natura dispensa gratuitamente.
I nostri antenati non avrebbero permesso una simile dissipazione di energia mentale: l’uomo deve far lavorare a gran velocità le proprie connessioni neuronali, e di materia: l’uomo deve sfruttare al massimo quanto la natura gli offra.
E’così che il progresso ha avuto inizio, conducendoci fino al punto in cui siamo oggi.
Puns dolens a cui, così continuando, rimarremo relegati molto a lungo.
Parlando di punto, veniamo - appunto - al punto: le alghe.

Con le alghe si può fare, veramente, di tutto: dai cosmetici al cibo, passando per la carta, senza trascurare ciò che andiamo maggiormente cercando, in questa “bollente” fase storica, l’ENERGIA.

Ma procediamo con ordine.


Il testo unico in materia di ambiente considera le alghe RIFIUTI SOLIDI URBANI ed in quanto tali il loro processo di smaltimento deve essere necessariamente legato a procedimenti che siano in grado di ricavare la maggior quantità di materia e/o energia dalla biomassa, prima di eliminarla definitivamente.
Energia e materia...

Cioè?

ENERGIALGA
Le alghe possono essere co-digerite anaerobicamente insieme ai fanghi di depurazione delle acque reflue.
Le alghe possono essere sottoposte a processo di co-combustione insieme ai rifiuti solidi urbani.
Nel primo caso, il recupero di energia è indiretto ed avviene mediante combustione del biogas di risulta dal processo in un motore alternativo.
Nel secondo caso, il recupero di energia è diretto ed avviene mediante recupero di energia termica contenuta nei fumi di combustione che può essere impiegata per la produzione di energia elettrica in una turbina a vapore accoppiata ad un alternatore.
In entrambi i casi, la biomassa di risulta, quantitativamente estremamente ridotta, può essere inviata a trattamenti specifici di recupero di materia, come ad esempio la produzione di carta- alga.
Ma le alghe possono trovare anche altro “energetico” impiego: i biocarburanti!!!
Trattasi di esperienza già percorsa in vari paesi del mondo e da alcune case automobilistiche (Nissan – Suzuki – Mercedes) che, appunto, hanno pensato di produrre veicoli a motore alimentati da biomassa algale ampiamente disponibili e, comunque, facilmente “riproducibili”, anziché da componenti vegetali da coltivare con grande spreco di risorse.

MATERIALGA
La legge nazionale 748/74 vieta in modo assoluto l’impiego di biomassa algale come ammendante agricolo, a meno che si tratti di un compost non di qualità, eventualmente miscelato con frazioni organiche provenienti da selezione meccanica di rifiuti solidi urbani.
La legge regionale 25/98 prevede, comunque, un impiego delle alghe in agricoltura per interventi di ingegneria naturalistica: ripristino ambientale, consolidamento litologico, copertura di discariche...
Le alghe, inoltre, possono produrre carta e questo consente un notevole risparmio di alberi...
Una importante cartiera del nord est ha produce e commercializza carta-alga recuperando la materia prima direttamente dalla laguna di Venezia...
E poi, chi non ha, mai, comprato un bagnoschiuma energizzante a base di alghe marine o mangiato dell’ottimo sushi?
In quest’ultimo caso, senza dubbio, io metto il mio nome nella lista di coloro la cui risposta sarà negativa...

Ludovica Ambrogetti



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