La sagoma dello sviluppo sostenibile: il Rapporto Brundtland

In seguito alla Conferenza di Ginevra viene tradotta in pratica, per la prima volta, un’iniziativa ambientale ragguardevole in seno all’ONU, che costituisce la risoluzione 38/16: la Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo, presieduta dal primo ministro norvegese G. H. Brundtland. Il mandato redatto dalla Commissione da parte delle Nazioni Unite era quello di “creare un’agenda mondiale per il cambiamento (1). Lo studio prende quota sottolineando come il mondo si trovi davanti ad una sfida globale cui può rispondere solo ed esclusivamente tramite l’assunzione di un nuovo modello di sviluppo, definito sostenibile. Se, da un lato, lo sviluppo sostenibile impone di soddisfare i bisogni fondamentali di tutti e di estendere a tutti la possibilità di fruire di maggiori aspirazioni per una vita migliore, dall’altro, persiste una condizione ottimistica di fiducia (considerata da alcuni critici anche eccessiva) nella tecnologia che dovrebbe svolgere un ruolo traghettatore vers