Il lancio del programma WCP: la Conferenza di Ginevra
Tenutasi a
Ginevra nel 1979, fu
la prima Conferenza sul clima nella quale UNEP segnalò l’esistenza di
alterazioni climatiche, da cui la diretta conseguenza dell’innalzamento delle
temperature e dello scioglimento dei ghiacciai. L’organizzazione delle Nazioni
Unite invitò gli stati ad intervenire per ridurre le alterazioni climatiche
indotte dall’essere umano. I governi si limitarono a ribadire l’esigenza di affrontare la questione a livello
internazionale, dimostrandosi scettici sull’effettivo
ruolo dell’uomo sulle trasformazioni dell’ecosistema. Il Congresso, patrocinato
dall’organizzazione mondiale della meteorologia (WMO) si può definire, essenzialmente, un
incontro di carattere scientifico. Ad esso parteciparono una vasta gamma di
scienziati provenienti da molteplici discipline che, integrate, misero a fuoco
il ruolo dei cambiamenti climatici e i loro effetti
sull’attività umana. Le attività prese ad esame furono: l’agricoltura, la
pesca, la silvicoltura, l’idrologia e la progettazione urbana. Le dichiarazioni
finali hanno identificato la causa principale del riscaldamento globale nelle
accresciute concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica (derivanti
dall’uso dei combustibili fossili), nel significativo disboscamento
e nelle
alterazioni dei metodi di utilizzazione terriera. Il fine della Conferenza è
strettamente legato al lancio del programma specifico sul clima WCP (World
Climate Programme)
nel quale si pone l’attenzione sulla ricerca scientifica inerente alle cause e
agli effetti
dei cambiamenti climatici. Il WCP è stato creato sotto la responsabilità comune
di WMO, del programma UNEP delle Nazioni Unite e del Consiglio Internazionale
dei Sindacati Scientifici (ICSU). Dalla Conferenza scaturì anche un protocollo
sull’inquinamento atmosferico transnazionale, che vide fra i firmatari i paesi
europei e gli Stati Uniti. Questo processo non riuscì, tuttavia, a stimolare
l’adozione di strumenti di natura globale da parte dei partecipanti; furono
però mossi i primi passi verso forme di accordo parziale, limitati
esclusivamente al numero dei paesi firmatari l’accordo.
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