Detroit: case a partire da 300 dollari

La culla del capitalismo industriale americano, la città dove il leggendario Henry Ford aveva iniziato a produrre l’automobile, quella che mezza America invidiava, ha dichiarato ufficialmente bancarotta nel 2013.
Il motivo? in realtà sono diversi, dal passivo di 18 miliardi di dollari di debiti della pubblica amministrazione, dalla crisi e dalle ferite mai rimarginate dei mutui subprime.
Detroit, la città famosa per il livello occupazionale negli anni 50, è passata dai 2 milioni di abitanti ad un terzo della popolazione nel 2012.
Oggi vivono nella città 700.000 abitanti, in compagnia del più alto tasso di criminalità degli USA e con il più alto tasso di abitazioni disabitate della nazione.
Il numero delle case disabitate nella città è incredibile e guardando tra gli annunci immobiliari presenti nei vari siti, non si può altro che rimanere colpiti dai prezzi: infatti il prezzo di un appartamento può arrivare a 300 dollari, mentre il prezzo  medio per una villetta con quattro camere da letto e giardino non supera i 5.000 dollari.
Un mercato immobiliare impazzito che nasconde i profondi segni di un processo di desertificazione e abbandono che ha le sue origini dagli anni 70, e che è arrivato al culmine con la crisi dei giorni nostri.
Comprare una casa a Detroit oggi, vuol dire acquistare nella maggior parte dei casi  un rudere o una casa circondata dal nulla dove al massimo puoi incontrare qualche pusher o clochard.
Comprare casa a Detroit sarà quindi come dice qualche ottimista un ottimo investimento o sarà semplicemente una fregatura?
Di sicuro quello che ci auguriamo è che quello che sta succedendo a Detroit non succeda altrove.


Giovedì, 12 Settembre, 2013 -  pubblicato da  iCase.it






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